QUANDO DICO NONVIOLENZA ...

RASSEGNAMOCI - rassegna stampa di materiali di base a cura di PeaceLink 28 settembre 1999
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INDICE:
*. mozione presentata da mons. Bettazzi a nome del Centro Studi Economico Sociali per la Pace di Pax Christi all’Assemblea nazionale "QUANDO DICO NONVIOLENZA...
*. note del redattore partecipante

da "Pax Christi InformAzioni" n.7 agosto 1999

L’Assemblea nazionale di Pax Christi "Quando dico nonviolenza...” riunita a Verona nei giorni 8-11 Luglio 1999, al termine della prima sessione dedicata all'ONU, la NATO, la polizia internazionale e l’ingerenza umanitaria, guidata dal prof. Antonio Papisca del Centro Diritti Umani dell’Universita' di Padova, accoglie la mozione presentata da mons. Bettazzi a nome del Centro Studi Economico Sociali per la Pace di Pax Christi, qui allegato, e ne fa proprie le indicazioni e gli impegni in essa contenuti.

Membri di Pax Christi (provenienti da ogni parte d'Italia) e molti amici si sono incontrati a Firenze - Villa Maria Assunta - il 3-4 luglio 1999 sul tema "La pace, la coscienza, l'Italia, il mondo” guidati da esperti come Mons. Chiavacci, i proff. Zolo e Allegretti.
Dal dibattito seguito alle relazioni e' emersa la necessita' di puntualizzare alcuni temi da approfondire, in particolare:

1) l'informazione sempre piu' nelle mani dei potenti, interessati al dominio mondiale dei più forti, coinvolti nella programmazione di armi sempre piu' raffinate da utilizzare per il controllo del mondo intero. E necessario cogliere tutte le notizie che provengono dai vari settori del globo per informare correttamente l'opinione pubblica e renderla capace di reagire;

2) la democrazia, esaltata come caratteristica dei popoli piu' progrediti, pronti pero' a calpestarla quando nel mondo potrebbe volgere a loro svantaggio, e realizzata all’interno delle stesse nazioni sviluppate in modo puramente formale, a svantaggio di larghi settori di emarginazione che non sono in grado di agire e rivendicare tempestivamente i loro diritti;

3) il diritto, facilmente manipolato con interventi subdoli, che ignorano i grandi principi (es. quelli su cui e' costruita l’ONU o sull’uso delle armi atomiche, batteriologiche, chimiche) o che modificano di fatto le situazioni esistenti (v. nuove regole Nato, senza approvazione dei parlamenti);

4) il convergere di questa manipolazione del diritto (v. accordo MAI) e della programmazione e produzione di nuove armi che rendono inevitabili le guerre future per la garanzia degli interessi economici e politici delle grandi nazioni occidentali (e la Cina? e l'Islam?), alimentando una cultura dell'esclusivo profitto economico e politico;

5) gli spiragli di possibilita', come l’uso di Internet con cui si puo' diffondere una reale conoscenza dei problemi (come fece il comandante Marcos per il Chiapas) o la Tobin Tax che può porre ostacoli agli ingranaggi dei grandi movimenti di capitali, che altrimenti sfuggono a ogni controllo;

6) una piu' attenta lettura del Vangelo nelle sue esigenze di pace, "per tutti gli uomini che Dio ama", nel superamento del “nemico” e nell’impegno della nonviolenza attiva ("offrire l'altra guancia") per una cultura di pace specificamente evangelica;

7) la coerente accoglienza e applicazione del Concilio che, nella Gaudium et Spes, supera la teoria della guerra giusta e condanna le guerre totali e la corsa al riarmo;

8) il Giubileo, perche' non diventi una grande occasione di affari, che annulla le possibilità di purificazione delle comunità ecclesiali e dei loro membri: la chiesa italiana, in particolare, dovrebbe allargare la distribuzione del contributo dell’8 per mille per finalità sociali, sull'esempio di altre Chiese cristiane. Il Giubileo dovrebbe essere il momento in cui la Chiesa cattolica si riconosce come la Chiesa del Concilio, la Chiesa dei poveri.
[...]
+ Luigi Bettazzi a nome del CSESP

======== note di un partecipante ===========

La cosa che piu' mi ha colpito dell'Assemblea di Pax Christi di Verona e' stata l'incredibile attivazione delle risorse del territorio. Mao Valpiana e' piu' che conosciuto. Lo stesso la pastora valdese Letizia Tommasone che ha tenuto le riflessioni bibliche. Ma il numero di persone significative, di esperienze legate al movimento o esterne, e' stato davvero elevato. Un esempio da tenere in considerazione per iniziative e riflessioni di qualsiasi altra organizzazione.
Chiaramente i contatti con realta' come quelle kossovare non erano certo improvvisate, ma frutto di lungo lavoro negli anni passati.
Pax Christi Italia si sta avvalendo da una parte delle spinte, della carica di essere un movimento internazionale. Dall'altra del lavoro 'oscuro' ma puntuale dei militanti, a partire da quelli che fanno funzionare la segreteria nazionale.
bye, Marino


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