1.) ODISSEA: IN VIAGGIO VERSO L'INFINITO
Traccia di catechesi di ispirazione nautica.
Descrizione del Documento.: 6 personaggi per la catechesi sull'avventura e
sul mare: Ulisse. San Paolo, Gesł, San Francesco
Saverio, Thor Heyerdahl, Padre Damiano De
Veuster.
Contenuti Educativi.......: scelte di avventura e di vita ideali per una
catechesi ambientata sul mare
INFORMAZIONI SULL'AUTORE E SULLA SUA REPERIBILITA'
Cognome e Nome..: Nicolini Don Romano rcnico@tin.it
Indirizzo.......: Viale Gramsci, 39
CAP/Citta'/Prov.: 47838 Riccione (Rimini)
Telefono/i......: 0541 606577
A. ) Ulisse
1) Benvenuti a questo incontro nello stile dello scautismo nautico!
Il saluto che Gesù dà a tutti voi è quello che fa agli apostoli quando cammina sulle acque:
"Sono io, non abbiate paura". VANGELO DI SAN MATTEO : 14,22-32:
2) Sono molti quelli che si sono avventurati sui mari e ci hanno preceduti nella ricerca del fascino della natura marina. Uno di questi è Ulisse , detto anche Odisseo. Questa volta lo conosciamo nella interpretazione fatta da Dante Alighieri nell'Inferno della Divina Commedia.
3) Secondo Dante, Ulisse giunto ad Itaca e sistemata per bene ogni cosa, trascorsi un po' di anni, sente la nostalgia dei bei tempi, quando girava per il Mediterraneo e affrontava ogni genere di avventure.
Preso da una tremenda voglia di tornare sui mari anche se aveva ormai i capelli bianchi, Ulisse trova i suoi antichi compagni che se ne stanno tutto il giorno a spasso senza far nulla.
Avvicinatosi a loro li rimprovera: "Cosa fate qui tutto il giorno oziosi? Non vi piacerebbe tornare sui mari alla ricerca dell'ignoto? Guardate che voi non siete come gli animali ("FATTI NON FOSTE A VIVER COME BRUTI") ma creati per imparare sempre cose nuove ("MA PER SEGUIR VIRTUTE E CONOSCENZA").
Ulisse parla così bene che i vecchi marinai corrono alle navi ("DEL SAPER LI FECI IO SI' AGUTI (= desiderosi, aguzzi) che partono come dei razzi alla ricerca di nuove avventure ("E DE' REMI FACEMMO ALI AL FOLLE VOLO").
Dante viene a sapere da Ulisse che la morte li colpì tutti quando osarono superare le colonne d'Ercole, oltre le quali era vietato andare.
E' evidente che Dante ammira Ulisse ed i suoi amici per avere avuto il coraggio di imbarcarsi verso nuove avventure:
4) Noi scouts non siamo chiamati a fare le pazzie di Ulisse ma a camminare come lui alla ricerca delle competenze sempre nuove, vivere una vita felice e servire meglio gli altri.
5) Il motto degli scouts è: "SII PREPARATO - ESTOTE PARATI BE PREPARED":
Anche noi vogliamo andare verso nuovi orizzonti alla ricerca dei traguardi più belli e così prepararci a servire il mondo con quello "strumento" affascinante che è lo scautismo vissuto vicino al mare.
PREGHIERA SERALE: Ora che ci apprestiamo ad andare a dormire riascoltiamo una parte dell'ultimo messaggio di BP prima di morire. Fra oggi e domani lo rileggeremo tutto: ci servirà per chiedere al Signore una parte del coraggio che ha avuto BP ed anche forse Ulisse.
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B. ) San PAOLO
1) Dopo aver riflettuto su Ulisse che come immagina Dante è morto alla ricerca di nuove avventure, passiamo ora a personaggi che certamente hanno affrontato il mare con un coraggio enorme non per il gusto di sfidare la natura ma per fare del bene.
2) Uno di questi è SAN PAOLO che gira nel Mediterraneo per arrivare a portare dovunque il vangelo di Gesù. Così facendo San Paolo salva dalla rovina l'Impero Romano destinato a crollare sotto il peso della sua potenza che lo aveva portato a governare con la spada addirittura una estensione di 5 milioni di km. quadrati.
Se oggi noi occidentali ci vantiamo di avere una civiltà che aborrisce dalla guerra e dal terrorismo è perché San Paolo ha girato da tutte le parti per farci ragionare come il Vangelo.
3) Dagli ATTI DEGLI APOSTOLI 27,9-26 : naufragio di San Paolo a Malta:
4) Sappiamo che San Paolo non si arrende anche se la nave fa naufragio: per fortuna si salva e porta a noi Italiani quel messaggio di fratellanza che poi noi abbiamo insegnato a tutto il mondo.
Se avesse avuto paura dell'acqua e si fosse avvilito, non sappiamo se ora noi saremmo qui a parlarci da fratelli.
PREGHIERA DELLA SERA: Ora pensando al mare che non ha frontiere ed invita tutti a sentirsi fratelli ascoltiamo la seconda parte dell'ultimo messaggio di BP e poi reciteremo il PADRE NOSTRO: è la preghiera per la quale San Paolo si è battuto affinché diventasse il programma del mondo intero.
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C. ) Gesù
1) Se ricordate, abbiamo cominciato il nostro incontro con la storia di Ulisse raccontata da Dante: essa intendeva farci venire il desiderio di cercare nuovi orizzonti e nuove avventure.
Lo scopo di tutto è quello di fare aumentare in noi l'entusiasmo per la scelta scout, stimolarci ad acquistare nuove competenze ed attirare nuovi amici al gusto di "prendere il largo" sulla barca con noi. Uniti ad altri 37 milioni di scouts navigheremo verso l'impresa bellissima di lasciare il mondo un pò più buono.
2) Oggi prendiamoci la soddisfazione di invitare a bordo niente meno che Gesù .
Gesù sapeva fare il falegname ma, da quella persona intelligente qual era, aveva capito che niente aiuta così tanto a prendere decisioni coraggiose come il mare.
Ecco perché passa gran parte della sua vita sulla riva del lago di Galilea e sceglie come suoi principali collaboratori dei pescatori.
Aveva capito che chi sa "togliere gli ormeggi" ed avventurarsi in acqua è una persona che facilmente sa compiere scelte serie e raramente torna indietro.
E' la grazia che chiediamo oggi a Gesù: di aiutarci a stare dalla Sua parte e di non arrenderci mai davanti alle difficoltà.
Il frutto più bello di questo incontro sarà perciò quello di FAR SALIRE STABILMENTE GESU' SULLA BARCA DELLA NOSTRA VITA.
Alla fine di questa lettura, chi vuole impegnarsi davvero nello scautismo cristiano verrà in mezzo al quadrato, si farà versare dell'acqua sulla conchiglia che tiene in mano e la berrà.
E' un simbolo che ricorda quella bevanda formidabile il Sangue di Gesù - che si prende ogni volta che si
fa la Comunione nella Santa Messa. Anche per questo oggi chi vorrà potrà fare la Comunione intingendo l'Ostia nel calice dove c'è il vino trasformato nel Sangue di Gesù.
3) DAL VANGELO DI SAN LUCA 1 ,1-11 : la pesca miracolosa.
Buona rotta!
2.) ESCE IN MARE SOLO CHI OSA FARLO
Questo titolo prende lo spunto da una frase simile: Sa volare solo chi osa farlo.
Esso rimanda alla storia raccontata da De Mello: un aquilotto orfano fu affidato ad un contadino ed allevato in mezzo alle galline. Questo aquilotto era convinto che avrebbe passato tutta la sua vita starnazzando per terra come le galline quando un giorno un cacciatore lo costrinse a fissare il sole: dapprima non voleva farlo ma poi la sua natura di aquila prese il sopravvento perchè solo le aquile possono tenere gli occhi fissi sul sole. Fu così che quell'aquilotto che credeva di essere capace di vivere sempre a terra come le galline,alla fine prese il volo verso il cielo.
Anche noi scouts, se sapremo guardare al mare senza troppe paure, vedremo che ci educherà al servizio ed alle scelte più coraggiose.
A ) un esempio di uomo coraggioso che ha affrontato il mare: SAN FRANCESCO SAVERIO .
1) Francesco Saverio è un nobile spagnolo che studia a Parigi verso la metà del 1500.
Un giorno incontra un suo conterraneo, Ignazio di Loyola che lo ferma per strada e, senza tanti complimenti lo affronta:
"Francesco, non ti senti bruciare l'animo al sapere che nazioni su nazioni abbandonano la fede cattolica di Roma per seguire l'eresia protestante luterana? "
"Sì, Ignazio,ma cosa ci possiamo fare? Noi siamo due piccoli uomini davanti a grandi problemi"
"Vuoi fondare con me una milizia di Dio, una Compagnia di Gesù, che si dedichi solo a far conoscere il messaggio cristiano? "
"Sì, Ignazio, vengo con te dovunque andrai".
2) Senza troppi indugi, Ignazio e Francesco partono per Roma dove fondano davvero una "compagnia" (=un battaglione) di persone che si dedicano con tutte le forze a portare il nome di Gesù fra quelli che ancora non lo conoscono.
3) Alcuni gesuiti partono per l'America Latina e danno vita, fra l'altro, alle Missioni del Paraguay: un esempio di incredibile amore fraterno che però è stroncato sul nascere dai governi di Spagna e Portogallo: sulla loro vicenda è stato girato il famoso film: Mission.
4) San Francesco Saverio vede che c'è ancora un'area vastissima da conquistare a Cristo:l'Asia. Con un coraggio incredibile, lui che era sempre vissuto in terra, si imbarca per l'India e vi giunge dopo addirittura due anni di viaggio.
5) In India, nelle Filippine, nella Indocina, in Giappone ... San Francesco Saverio passa come un ciclone annunciando la Fede cristiana in mezzo a difficoltà indicibili. Muore nel 1552.
6) Oggi queste nazioni non sono del tutto cristiane ma il ricordo di questo Santo è tuttora oggetto di grande ammirazione.
7) *** Anche noi scouts abbiamo la possibilità di imbarcarci nella impresa più entusiasmante che esista:portare Dio a nostri amici usando lo strumento dello scautismo e della nautica.
8) *** Cerchiamo di manifestare davanti a Dio ed ai fratelli la nostra volontà di andare avanti ad ogni costo segnandoci con l'acqua santa che ora ci viene portata davanti.
9) *** Solo se abbiamo il coraggio di prendere il largo con Dio sappiamo che otterremo dei risultati duraturi
10) (Tutti si segnano con l'acqua santa mentre si può cantare il canto della Promessa).
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B ) un esempio di uomo coraggioso che ha affrontato il mare: THOR HEYERDAHL .
1) Thor Eyerdahl è uno scout norvegese che, finiti gli studi liceali, si appassiona alla geografia umana: è convinto che tutte le popolazioni del mondo hanno avuto origine dallo stesso ceppo e che quindi ogni discussione sulla superiorità di questa o quella razza è del tutto inutile.
2) Mentre studia alla università, dal continente arrivano notizie sempre più allarmanti dei discorsi di Hitler e Mussolini che parlano di razze superiori e di inferiori.
3) Thor Heyerdhal è profondamente sdegnato contro queste affermazioni ma gli mancano le prove scientifiche. Come è possibile, per esempio, che le popolazioni della Polinesia e della Australia siano derivate da quelle sudamericane se le distanze sul mare sono assolutamente insormontabili?
4) Thor sente che deve essere possibile dimostrare che una barca di balsa, solo sospinta dal vento, possa reggere il mare dalle coste del Cile fino alle isolette della Polinesia e che quindi alcune popolazioni sudamericane possono essere arrivate là nella notte dei tempi.
5) Thor avverte che la sua tesi nei fatti è quasi impossibile da dimostrare. Dopo aver interpellato un gran numero di persone, alla fine prende una decisione: sarà lui a varare una barca di balsa, con lo scafo e le vele di canna attorcigliata e con remi derivati da un albero.
6) Incredibilmente il progetto di Thor Heyerdahl si avvera: aiutato da altri 4 coraggiosi la KON TIKI (così è stata battezzata la barca, dal nome di una antica divinità) prende il largo dalle coste del Cile diretta in Polinesia. E' l'anno 1947.
7) Ovviamente l'opinione pubblica è contraria alla avventura di questo idealista norvegese che vuole dimostrare la unità della razza umana rischiando la pelle in maniera così esagerata.
8) Passano tre mesi: vivendo di pesca e di acqua piovana, facendo sacrifici inauditi per tenere a galla una barca di legno che si imbeve sempre più di acqua, Thor Heyerdahl giunge nelle isole di Pasqua e dimostra con i fatti che c'è una sola radice all'origine della umanità:anche le popolazioni indonesiane possono aver avuto la loro radice in quelle sudamericane.
9) Thor Heyerdahl è accolto come un eroe: la sua Kon Tiki si trova ancora oggi nel Museo Nazionale Norvegese come simbolo della grandezza d'animo di questo scout.
10) Ritiratosi a Laigueglia, in Liguria, Thor Heyerdahl è morto nel 2002: un eroe che ha fatto onore alla sua patria, alla umanità, allo scautismo ed anche , in parte, all'Italia nella quale ha voluto restare per sempre.
11) E' una persona che ha osato uscire in mare per fare del bene.
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C ) un esempio di uomo coraggioso che ha affrontato il mare: PADRE DAMIANO DE VEUSTER .
1) Questo personaggio,vissuto agli inizi del 1900, non ha avuto un rapporto specifico con il mare ma è proprio su di esso che ha preso la decisione più importante della sua vita: stare con i lebbrosi.
2) Damiano de Veuster nasce nel 1840 nel Belgio fiammingo, quello che ha una lingua simile al tedesco. La sua famiglia è povera ma Damiano ha la fortuna di ricevere dalla Provvidenza un fisico portentoso. A 18 anni fa parte della squadra nazionale belga di Hockey su ghiaccio.
3) Malgrado le soddisfazioni che gli vengono dallo sport, Damiano non è contento: la celebrità che gli viene dai successi ha la durata di un soffio. Per questo, finito il liceo, entra nella congregazione religiosa dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, detta di "picpus".
4) Ordinato sacerdote, P.Damiano chiede di andare missionario. Dapprima percorre in lungo ed in largo vaste zone del Sudamerica ma poi viene inviato nella diocesi missionaria delle Hawaii.
5) In questo immenso arcipelago, parte degli Stati Uniti, fra le altre cose c'è una malattia che nessuno si aspetterebbe di trovare:la lebbra. Il terrore di questa malattia è così grande che i lebbrosi vengono abbandonati come animali su una sperduta isoletta: MOLOKAI. Chi vi giunge sopravvive a stento vivendo come una bestia e poi muore senza la minima assistenza. Tutti sanno che chi vi mette piede prima o poi diventa lebbroso.
6) Un giorno il Padre superiore della congregazione riunisce i missionari nel capoluogo del Regno delle Hawaii. Dopo lunga esitazione, il padre superiore dice: "Cari confratelli, sto per farvi una comunicazione grave: vi chiedo di non sentirvi costretti ma solo interpellati davanti alla vostra coscienza. Mi è stato chiesto di mandare un missionario a Molokai, l'isola dei lebbrosi. Io non mi sento di chiederlo a nessuno in particolare perché so che lo condannerei a morte certa. Vi dico soltanto il problema: voi pensateci e domani datemi una risposta qualsiasi, senza sentirvi costretti."
7) I missionari ascoltano con il capo chino e tacciono: anche se sono uomini rotti ad ogni fatica, il terrore di morire lebbrosi li inchioda. Nessuno parla e nessuno osa chiedere nulla agli altri.
8) Giunge la mattina successiva. Alla domanda del superiore nessuno osa parlare. Dopo alcuni minuti il padre superiore sta per trarre le conclusioni ovvie:nessuno si sente di andare ma lui non interpellerà nessuno perché sa che è una richiesta disumana. I missionari stanno per alzarsi quando si leva una mano: è Padre Damiano de Veuster: "Vado io!", dice con la voce rotta dalla emozione.
I confratelli gli sono intorno per cercare di dissuaderlo: Sei troppo giovane. Hai una salute di ferro ma lì ti ammalerai subito. Non potrai mai più uscire né rivedere i tuoi cari e la tua patria.
9) P.Damiano non si arrende. Riunite le sue cose, sale sul primo brigantino che fa vela verso Molokai.
10) Giunto nelle sue vicinanze, il brigantino getta l'àncora stando ben attento di non avvicinarsi alla spiaggia. Dalla sua fiancata pende una lancia a remi: chi vi sale sopra viene abbandonato al suo destino e non ha altra soluzione che andare a Molokai, cioè a morire lebbroso.
11) Padre Damiano ha un attimo di esitazione: la visione terrificante dei lebbrosi ridotti a larve umane lo soffoca. Se sale su quella barca non tornerà mai più indietro. Per alcuni interminabili minuti rimane fermo, in mezzo al silenzio costernato dell'equipaggio che sa tutto.
12) Una preghiera al cielo, un segno di croce e via! Padre Damiano de Veuster sale sulla scialuppa che lo porterà a raggiungere i fratelli più abbandonati del mondo, le immagini più autentiche del Figlio di Dio che, come dice Isaia, per colpa dei carnefici ha il volto sfigurato come un lebbroso.
13) Padre Damiano sbarca a Molokai. Stenta a farsi accettare dai lebbrosi ivi degenti ma poi, con la sua simpatia e la sua forza, riesce ad organizzare un minimo di vita civile così che, dopo alcuni anni, c'è un servizio sanitario interno di buon livello, capace di amministrare bene le scarse medicine che il governo invia.
14) Anche la sua chiesa, dapprima vuota e presa a sassate, pian piano diventa un enorme focolare di fratellanza. Chi muore ha almeno la grazia di essere attorniato da fratelli che lo assistono.
15) Passano pochi anni e Padre Damiano si ammala. La sua forte fibra di atleta rallenta il decorso della malattia ma poi è costretto a cedere. Attorniato da tutti i suoi fratelli lebbrosi, mentre i giornali fanno conoscere al mondo la eroicità della sua scelta, Padre Damiano muore in giovane età, a 49 anni, nel 1889. Entro il 2003 il Papa proclama santo questo simpaticissimo eroe dell'amore fraterno.
16) Il suo viaggio sul mare,dal brigantino alla spiaggia di Molokai, gli è costato molto ma il suo gesto ha mostrato al mondo che l'amore di Dio non ha confini e che è bello dare la vita per un ideale. Per questo si è detto all'inizio: ESCE IN MARE SOLO CHI OSA FARLO .