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CAMPO FIORITO / SUOR EUGENIA
SCOUTING AND MISSION
segni, gesti e simboli nella vita di Clan ... diventati realtà in terra d'Africa
R/S
NUOVA FIORDALISO
ROMA 2001
ISBN 88-8054-614-7
cm. 11 x 19 pagine 98
collana: STRADE - testimonianze
a Edo
e Paolo per avermi insegnato
che il mondo non finisce
dove si posa il mio sguardo
E' la coraggiosa testimonianza di una capo dell'Agesci diventata suora missionaria in Africa.
Il libro ci offre preziose ed utili indicazioni ralative a segni, gesti e simboli nella vita di Clan divenuti realtà vissuta nella vita missionaria.
Il racconto si snoda attraverso le sue lettere che aprono alla mente e al cuore sentieri di verità, tracce di coraggiose esperienze, di gesti concreti e rivelano le immense ricchezze che il metodo scout, vissuto nello spirito cristiano, offre ancora oggi al mondo dei giovani.
INDICE
1. segni, gesti e simboli nella vita di Clan
la strada
tracce spirituali per una route
la tenda
il deserto
la coeducazione
il capo/la capo
il clan/fuoco
il servizio
la divisa
la carta di clan/fuoco
la partenza
2. diventati realtà in terra d'Africa
lettere dalla regione dei grandi laghi
Idee, suggerimenti, proposte...! È facile parlare e trasmettere certezze ed entusiasmi: la nostra vita scout ci abitua a toni e slanci generosi a momenti dove tutto sembra facile.
L’esperienza di Suor Eugenia (Mariolina nell' A.G.I. degli anni ’70!) non si ferma al suo intervento alla Route Nazionale delle Comunità Capi: continua in terra d'Africa nella “Regione dei grandi laghi”, la regione della grande sofferenza mortale di popoli e di etnie in feroci conflitti orchestrati da grandi potenze non africane.
Le sue lettere giungono a sorpresa, quando qualche persona ritrova in Europa e sfasano date e ricorrenze, ma sono la testimonianza commovente di una presenza viva, di una condivisione totale, di un’avventura giocata fino in fondo.
Si leggono d’un fiato e battono e ribattono nella mente e nel cuore il ritmo di un dono senza limiti di un cammino instancabile, di un fluire di giorni e mesi e anni all’insegna del pericolo, del rischio mortale, della desolazione di saccheggi e violenze.
Qui si trovano non più progetti e proposte ascoltati e discussi nei discorsi del Campo: su quei fogli fioriscono iniziative “con i colori dell'AGESCI”, impegni concreti di educazione e formazione di Capi occasioni di "famiglia felice" per i bambini, sostegno e accompagnamento ai grandi e trasmettono la grande passione che anima Suor Eugenia.
Ed è "passione" perché molte di queste lettere sembrano scritte col sangue di innocenti vittime di violenze senza numero, e sempre raccontano situazioni di miseria, di stenti e di una mai spenta speranza.
Non c’è lettera che non parli di speranza anche nei momenti più dolorosi: su questo terreno desolato e arido è rugiada e pioggia benefica la certezza di un amore sconfinato che viene da Dio e diventa servizio, comprensione, dono sempre che passa dal corpo e raggiunge il cuore.
È l’antica ricchezza dello scautismo, vita vissuta come un dono, con tutta la gioia e la fecondità del dono che si moltiplica sanando situazioni drammatiche e generando rapporti e promesse nuove.
È il perenne fascino di un ideale coraggioso, di un ottimismo inguaribile, di un impegno concreto assolto con competenza e costanza, è l’azione fiorita su certezze assodate che a loro volta ne giudicano la genuinità e la pienezza.
È il segreto e il valore della vita scout.
Ecco perché pubblichiamo queste “lettere”, quasi una storia di una persona e di un popolo.
L’intenzione di Suor Eugenia è solo quella di continuare il suo cammino con gli antichi amici, con tutti i fratelli'e sorelle scout, e spesso è addirittura ringraziamento per quanto si è potuto fare per condividere i suoi progetti e renderli realtà.
Penso però che non si può leggere queste pagine e non sentirsi coinvolti pronti anche noi a inserirci nel suo mondo, interpellati da questi immensi e dolorosi problemi.
Ogni pagina entra nella carne e vi lascia un segno, ogni notizia diventa cronaca nostra, ogni prospettiva rimbalza sui nostri sogni borghesi: torna alla fine l’interrogativo a cui non si sfugge.
E tu che cosa fai? Il tuo scautismo è solo passatempo, un optional che non cambia nulla dentro di te, la tua fede cristiana si ferma a buone intenzioni, ad un perbenismo di riti e di osservanze puntuali?
Dalla carta emerge una voce che viene da lontano, è un grido forte e raggiunge ogni persona. È la voce di un amore che palpita anche nei nostri cuori e li desta da facili sonni.
don Giorgio Basadonna