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A. Angiolino - P.G. Paglia
NONSOLOSCOUT VOL.1

giochi

 

editrice ELLE DI CI
Torino 1995
ISBN 88-01-10598-3
cm. 15 x 21 pagine 122

collana: I libri di Mondo Erre

 


NONSOLOSCOUT
Sei un insegnante? Un capo scout? Un genitore che ha sventuratamente invitato trenta piccole pesti? Un ludotecario, un educatore, uno zio, un animatore di villaggi turistici? 0 semplicemente qualcuno che ha voglia di divertirsi con gli amici, ma si è stancato dei soliti giochi in scatola? Niente panico! NONSOLOSCOUT ti propone una raccolta di giochi da fare con materiali di ricupero, o anche senza nulla. Alcuni provengono dalla tradizione scout, altri si giocano in giro per il mondo, altri ancora vengono pubblicati per la prima volta in questo volume. Buona lettura, ma soprattutto buon divertimento!


INDICE
giochi in sede giochi in cortile giochi per scherzare


PREFAZIONE
La vita è gioco. Gioco è vita.
Ma la vita è una cosa seria. Infatti anche il gioco è una cosa seria.

Lo è senz’altro per gli autori di questo libro che, come la sottoscritta, hanno passato una parte della loro vita nello scoutismo. Lo scoutismo, metodo educativo, si definisce e si presenta ai bambini e alle bambine, ai ragazzi e alle ragazze come il «grande gioco» che prefigura e prepara alla vita adulta. D’altra parte il gioco, i giochi sono ormai riconosciuti strumenti base di educazione e di crescita anche in altri ambienti educativi. Nella scuola il gioco, finora utilizzato nel tempo ristretto della «ricreazione» come sca-rico di energia e quindi sottovalutato, è adesso proposto come mezzo di educazione ai valori, alle abitudini corrette, all’apprendimento, ma per lo più solo nella scuola dell’infanzia, materna ed elementare. Sono convinta che se si giocasse anche nelle classi superiori si aprirebbero molte possibilità ad un rapporto disteso e socializzante all’interno della comunità-classe e ad una efficace acquisizione di nozioni e di metodi di lavoro.

Che il gioco sia parte della realtà e della vita di tutti i giorni, è anche dimostrato da alcune espressioni frequentemente usate nel linguaggio comune, come: «stare al gioco», «regole del gioco», «giocare con il fuoco», «giocarsi il posto, la carriera, la vita», «mettersi in gioco» e cosi via, che mettono in evidenza l’importanza di questa attività nella vita personale e sociale. Il libro di Angiolino e Paglia presenta un certo numero di giochi che hanno soprattutto il pregio di una grande semplicità di realizzazione. Come risulta da un’utile tavola posta alla fine del volume, molti dei giochi possono essere realizzati «ovunque», al chiuso o all’aperto, e quasi tutti non richiedono alcun materiale o preparazione. Inoltre sono segnalate molte possibili varianti, da sperimentare e anche da inventare. La scelta è ampia: si va dai giochi di parole e con le parole (i miei preferiti), ai giochi di osservazione come il classico gioco di Kim con tutte le sue varianti, ai giochi di squadra, aUe staffette, ai giochi per ridere e scherzare che mi hanno ricordato le antiche «penitenze».

Tutti i giochi, a mio giudizio, possono essere sperimentati con bambini e ragazzi di età differente, e sicuramente anche con adulti. Perché non provare con gruppi misti, di età diversa? Adulti e bambini insieme? Se l’educazione deve essere, come è, una educazione permanente, lo sviluppo della personalità che si ottiene attraverso il gioco interessa tutti, grandi e piccoli. L’educazione alla concentrazione e alla fantasia, alla coordinazione dei gesti e dei movimenti, al senso dell’umorismo, ad imparare a vincere e a perdere, alla competizione senza la ricerca della sopraffazione, è qualcosa che tocca ogni persona e che, se raggiunta, aiuta a vivere più felici.

Johan Huizinga, nel suo «Homo Ludens», ha indicato come caratteristica di ogni gioco, di tipo competitivo o di semplice occupazione del tempo libero, quella di «agire per il piacere di farlo». Vorrei suggerire ed augurare ai lettori di ogni età di continuare o di ricominciare a giocare per non perdere questo piacere, questa gioia.

Mariella Spaini
Ex Presidente A.G.E.S.C.I. (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani)


INTRODUZIONE
Questi giochi si rivolgono a chiunque abbia necessità di far giocare gruppi di bambini o di ragazzi: ai capi scout innanzi tutto, ma anche a genitori, insegnanti, ludotecari e animatori. Lo scopo è quello di presentare alcuni dei classici giochi scout a chi ancora non li conosce, ma anche di proporre a capi-branco e maestri dei novizi qualcosa che esula dal loro repertorio più consueto. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo attinto ai tradizionali giochi scout, grazie alla bibliografia esistente, alla tradizione orale e all’intensa pratica. Ma abbiamo anche cercato di raccogliere i passatempi più adatti tra quelli conosciuti nelle piazze del Gargano come del cuneese, nei salotti romani come in quelli genovesi, negli studi televisivi come nei villaggi della Svezia meridionale. Infine abbiamo aggiunto alcuni giochi creati appositamente.

Questo libro raccoglie i giochi da fare al chiuso o in cortile. Un secondo volume, ancora in preparazione, presenterà poi quelli da fare all’aperto o che si possono proporre in situazioni più particolari, come ad esempio in auto o in treno. Buon divertimento a tutti!

Gli Autori